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Perché il presidente Andrew Jackson si è opposto alla seconda banca degli Stati Uniti?

1. Banche statali vs banche nazionali:

Jackson preferiva le banche statali rispetto a quelle nazionali, ritenendo che fossero più responsabili e reattive ai bisogni locali. Vedeva la Seconda Banca degli Stati Uniti come un'istituzione federale che esercitava un controllo eccessivo sul sistema finanziario nazionale e avvantaggiava gli individui più ricchi a scapito dei cittadini comuni.

2. Controllo valutario e inflazione:

Jackson riteneva che l’esistenza di un’unica banca centrale concentrasse troppo potere sulla politica monetaria, determinando potenzialmente un’inflazione incontrollata. Temeva che la banca potesse manipolare l’offerta di moneta e favorire interessi particolari, portando all’instabilità economica.

3. Privilegio d'élite e corruzione:

Jackson percepiva la Seconda Banca degli Stati Uniti come un simbolo del privilegio delle élite e dell'elitarismo finanziario. Credeva che la banca usasse ingiustamente il suo potere per promuovere gli interessi dei ricchi azionisti, spesso lasciando le piccole imprese e gli agricoltori in difficoltà per ottenere prestiti. Vedeva il rinnovo dello statuto della banca come un'estensione di questo privilegio, sfidando gli interessi dell'uomo comune.

4. Interpretazione costituzionale:

Jackson aveva una visione rigorosa della Costituzione e considerava incostituzionale lo statuto della Seconda Banca. Ha interpretato la Costituzione come una limitazione dei poteri del governo federale a quelli esplicitamente elencati. Poiché credeva che la Costituzione non autorizzasse esplicitamente una banca nazionale, Jackson sostenne che la creazione della Seconda Banca eccedeva l'autorità del governo federale.

5. Diritti dello Stato:

Jackson sosteneva la sovranità statale e considerava la Seconda Banca una minaccia ai diritti degli stati. Riteneva che la banca interferisse con le politiche economiche statali e violasse la capacità degli stati di regolare le proprie economie. Credeva che gli stati dovessero avere un maggiore controllo sulle questioni finanziarie all’interno delle loro giurisdizioni.

6. Rancore personali:

Jackson nutriva anche rancori personali contro il presidente della Seconda Banca, Nicholas Biddle. Biddle aveva criticato le politiche di Jackson e Jackson percepiva la banca come nemica della sua amministrazione e dell'uomo comune. Questa animosità personale rafforzò ulteriormente la sua opposizione alla banca.

7. Simbolismo e manovra politica:

L'opposizione alla Seconda Banca degli Stati Uniti divenne un punto di raccolta per i sostenitori politici di Jackson e un simbolo della sua difesa dell'uomo comune contro le potenti élite economiche. Ha giocato nella sua retorica populista e lo ha aiutato a ottenere il sostegno di coloro che si sentivano esclusi dal sistema finanziario.