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Come sono stati quasi distrutti i ponti di Parigi?

Durante la seconda guerra mondiale i ponti di Parigi furono quasi distrutti dall'esercito tedesco. Mentre le forze alleate si avvicinavano a Parigi nell'agosto del 1944, Adolf Hitler ordinò al governatore militare di Parigi, Dietrich von Choltitz, di distruggere i ponti della città sulla Senna. Il piano era impedire agli Alleati di attraversare il fiume e catturare la città.

Choltitz fece piazzare esplosivi su diversi ponti, tra cui il Pont Neuf, il Pont de la Concorde e il Pont d'Austerlitz. Tuttavia, esitò ad eseguire l’ordine, sapendo che avrebbe provocato la morte di migliaia di civili e la distruzione di molti monumenti storici.

Il 25 agosto 1944 la Resistenza francese lanciò una rivolta a Parigi. Choltitz fu catturato dalla Resistenza e portato all'Hôtel de Ville. Alla fine accettò di consegnare la città agli Alleati e gli esplosivi sui ponti furono disinnescati.

La conservazione dei ponti di Parigi fu una vittoria significativa per gli Alleati, poiché permise loro di attraversare la Senna e catturare la città con danni minimi. Choltitz fu successivamente processato e condannato per crimini di guerra, ma fu rilasciato nel 1953 e morì nel 1966.