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Quante stagioni ha il Monte Everest?

Il Monte Everest sperimenta solo due stagioni distinte:il monsone estivo e il monsone invernale.

1) Il monsone estivo, noto anche come stagione delle piogge, si verifica da giugno a settembre. È caratterizzato da forti precipitazioni e nuvolosità, con frequenti temporali e valanghe. La temperatura durante questa stagione è relativamente mite, con una temperatura media che varia da -9 a -18°C (da 16 a -1°F) al picco. La stagione dei monsoni è considerata il periodo più pericoloso per scalare l'Everest a causa dell'alto rischio di valanghe e delle condizioni meteorologiche sfavorevoli.

2) Il monsone invernale, noto anche come stagione secca, dura da ottobre a maggio. Durante questa stagione, la temperatura scende notevolmente e le condizioni meteorologiche sono estremamente rigide. La temperatura media al picco può raggiungere -35°C (-31°F), con temperature estreme che scendono sotto i -60°C (-76°F). Il monsone invernale porta pochissime nevicate, rendendo più facile scalare la montagna. Tuttavia, le temperature fredde e i forti venti rendono questa stagione altrettanto impegnativa e pericolosa.

I periodi di transizione tra queste due stagioni principali, primavera (aprile-maggio) e autunno (ottobre-novembre), sono contrassegnati da cambiamenti climatici e condizioni imprevedibili.